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Letteratura 9 video trovati
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Autore: Hakan Günday
La prima serata del Festival delle Letterature 2016, dalla Basilica Massenzio, ha il tema Memorie Migranti. Dopo Claudio Magris, il giovane autore turco Hakan Günday legge il suo inedito Occupato. Una lunga lettera a Zahila per raccontarle la vita dei migranti in Europa. "Per adesso però nessuno conosce ancora i nostri sogni. Tutto il mondo è ignaro perfino della nostra esistenza. Perché noi non esistiamo, Zahila", scrive Günday. La lettura è accompagnata dalla musica di Rita Marcotulli al piano.
Autore: Giancarlo De Cataldo
Giancarlo De Cataldo è uno dei protagonisti della serata Altri giorni, altre memorie all'interno del Festival delle Letterature 2016. Giancarlo De Cataldo legge l'inedito Chiamatemi J. Dark. Un testo dedicato a un trafficante di droga J. Dark citando Margaret Thatcher, LSD e la guerra del Vietnam. La lettura è accompagnata dalle note di Gabriele Coen al sax e al clarinetto e da Gianfranco Tedeschi al contrabasso.
Autore: Takoua Ben Mohamed
Takoua, straniera di seconda generazione in Italia, è una giovane tunisina che sfida il pregiudizio con l'arte delle vignette. Il suo maggior successo è il libro "Sotto il velo", un'autobiografia a fumetti dove racconta con grande ironia la tematica del velo per le donne musulmane.
Autore: La storia siamo noi: tredici scrittori raccontano la storia d'Italia - II parte"
La seconda parte della serata prosegue con Nicola La gioia legge "Quando Indro Montanelli lasciava il Giornale" Manuela Mandracchia legge "1968: Diario di un anno scolastico" di Laura Pariani Sandra Petrignani legge "Il rapimento di Aldo Moro e lo sgomento degli affetti" Laura Pugno legge "1979: Processo per stupro" Giancarlo Liviano D’Arcangelo legge “Ustica, il silenzio e il segreto” Leonardo Colombati legge “Gianni Agnelli la morte di un re” Francesca Cutulo legge "2008: gli ultimi" di Giuseppe Genna la musica è di Rita Marcotulli
Autore: Angelo Guglielmi (Critico Letterario)
In questa corposa intervista, Angelo Guglielmi racconta come da Professore delle scuole medie sia passato alla Rai nel ’55. Dal suo ingresso senza un ruolo definito, ricopre presto la qualifica di capostruttura delle trasmissioni speciali presso la Prima Rete. Da qui, l’idea innovativa di sviluppare i romanzi sceneggiati raccontando la vita di grandi eroi e personaggi storici, come quelli che realizza sulla vita di Michelangelo, Dante Alighieri, Galileo Galilei e Cristoforo Colombo, arricchiti dal contributo di attori internazionali come Gian Maria Volonté.
Autore: Elèna Mortara Di Veroli - Studiosa di Letteratura Ebraico-Americana
Elèna Mortara di Veroli, studiosa e docente di letteratura americana, ci guida alla scoperta della ricchezza insita nella storia e nella cultura Yiddish, lingua parlata dalle popolazioni di quei luoghi dove la ferocia nazista operò con più determinazione. Lingua di origine ebraico-tedesca, la cui storia millenaria si origina nel x secolo nella regione della Renania, nel XIV secolo si arricchisce di elementi slavi a causa del trasferimento ad oriente di un popolo in fuga dalla peste e dalle persecuzioni. E’ una lingua di fusione, un unione di dialetto medievale tedesco, elementi slavi , termini ebraici e, soprattutto, caratteri ebraici con regolare lettura da sinistra a destra. Attraverso un lungo quanto affascinante percorso attraverso testi, personaggi, artisti, canti della tradizione , Elèna Mortara di Veroli dà un esempio e una testimonianza di quello che stata ed è oggi la letteratura Yiddish, che in America, soprattutto nel secondo dopoguerra,ha sviluppato una cultura Yiddish americana, che ha contribuito alla cultura ebraico- americana
Autore: Anna Foa - Scrittrice
Anna Foà, storica, spiega il complesso rapporto tra memoria e ricostruzione storica relativamente agli eventi che hanno originato e caratterizzato la Shoah. La memoria inizialmente quasi si contrapponeva alla storia perché piena di persone, di emozioni; oggi sono strutture connesse, perché la memoria da sola, senza la storia che indichi i contenuti, ciò che deve essere ricordato, trasmetterebbe una immagine retorica della Shoah, trasformata in occasione celebrativa. La memoria deve essere riempita di fatti che bisogna conoscere bene, perché raccontare male apre le porte al negazionismo; si approfitta delle lacune per negare in blocco la Shoah che è, nonostante gli sforzi contrari dei nazisti, uno degli eventi meglio documentati della storia del Novecento. Negare la realtà storica vuol dire negare la possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di fonte. Il memoriale si connette alla storiografia, che attinge alle fonti, approfondisce e poi confronta, perché la storia è sempre anche comparata; così si è giunti al confronto fra i diversi genocidi del’900. C’è la necessità di una memoria che viva dentro l’uomo, che superi le generazioni, e per essere tale deve, come detto da L. Segre, “riportare a casa i nostri morti”: gli storici allora dovranno raccontare le storie delle persone, delle loro situazioni e dei loro valori. La memoria apre allora al futuro , anche per sostenere fortemente alcuni valori, come quelli democratici, ed opporsi ad altri. Deve costruire una coscienza collettiva, di cui fa parte un riconoscimento delle colpe, essenziale perché la memoria abbia una funzione civile
Autore: Manlio Castagna e Guido Sgardoli
Due penne tra le più apprezzate nel panorama della letteratura per ragazzi, per la prima volta insieme in un intreccio ad altissima tensione che unisce realistico e paranormale.
Autore: Prof. Nora Moll
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici, metodologici e critici per stimolare una comprensione approfondita del fenomeno letterario, nelle sue più disparate espressioni e nelle sue caratteristiche che vanno individuate a partire da una prospettiva generale, sovranazionale e mondialistica. Nello specifico, esso esplorerà le caratteristiche, dal punto di vista sia storico che teorico, dei generi letterari, del grande corpus della letteratura di viaggio, delle immagini letterarie dell’Altro e delle scritture transculturali, legate a fenomeni quali il translinguismo, la migrazione e il postcolonialismo
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