Autore:
Mirella Serri
Docente di Letteratura e Giornalismo alla Facoltà di Lettere Università La Sapienza di Roma, Mirella Serri presenta il suo libro "Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spianti dai gendarmi (1945-1980)", Editore Longanesi.
Il libro racconta l'opera di spionaggio compiuta per decenni dalla polizia nei confronti dei più importanti scrittori, pittori, registi, attori, filosofi, giornalisti italiani di sinistra. Lavorando su archivi fino a oggi mai esplorati, Mirella Serri riporta alla luce non solo la sotterranea caccia all'intellettuale scatenata dai governi a maggioranza democristiana ma anche il profilo nascosto della storia della cultura di sinistra in Italia.
Tra gli intellettuali sorvegliati figurano i nomi di Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Vittorio Gassman, Eduardo De Filippo, Gad Lerner, Carlo Cassola, Italo Calvino, Gian Maria Volontè, Renato Gottuso, Elsa Morante, Paolo Sylos Labini, Marco Bellocchio.
Autore:
Prof. Guido Davico Bonino
In questa conversazione il prof. Bonino prende in esame il romanzo “Un cuore arido” del 1961 del narratore toscano Carlo Cassola che divise la sua vita tra narrativa ed impegno civile. Un intellettuale marcato dall’ermetismo, che gli servi per giungere ai valori intimi e profondi dell’esistenza attraverso l’essenziale. L’ambizione di Cassola, pienamente realizzata in questo romanzo è quella di cogliere ciò che di segreto e di inafferrabile ha la vita e che noi spesso non percepiamo perché sotto la soglia della nostra esistenza. “Afferrare il senso della vita vera all’interno della vita quotidiana”.
Bonino fa accenno anche ad altre opere. “La Visita” “Alla periferia”, una raccolta di racconti giovanili scritti tra il 1937 ed il 1942 in cui Cassola rivaluta un concetto fondamentale “il sentimento di un personaggio vale quanto il suo vestito” cioè come scrittori bisogna imparare a porre in evidenza nello stesso modo sia gli aspetti esterni del reale (il vestito) sia quelli interiori del cuore, dell’anima e della mente. E’ sulla scia di questo pensiero di essenzialità che tra il 1948-49 scrive il racconto lungo “Il taglio del bosco”. Successivamente tra il 45 e il 60 sente come altri narratori del tempo sente di testimoniare l’esperienza partigiana e nasce il suo vasto romanzo “La ragazza di Bube”