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UNINETTUNO World Orchestra
La prima esibizione della UNINETTUNO World Orchestra diretta dal Maestro di musica tradizionale marocchina Nour Eddine Fatty presso la Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone in Roma. L’orchestra esegue un repertorio di canti della tradizione arabo-cristiana, arabo-musulmana, cattolico-romana.
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Noureddine Fatty
Il musicista marocchino Noureddine Fatty racconta la sua formazione, l'educazione musicale dell'arte del flauto trasmessagli dal nonno il Maestro Ahmed Benredouane, fondatore della confraternita Sufi Issawa, formata da musicisti itineranti e maestri guaritori delle montagne del Rif. L'importanza della musica Issawa, il suo sviluppo dal Marocco al Mediterraneo, i diversi usi e strumenti musicali che la compongono. La musica Gnawa, considerata un blues del deserto della tradizione musicale africana cantato originariamente nella lingua bambara, una musica di liberazione per l'elavazione dello spirito.
La lezione che ripercorre il rito e la tradizione musicale della musica marocchina è accompagnata dalle performance dei diversi strumenti introdotti da Fatty e da brevi filmati esplicativi della musica Issawa, Gnawa, arabo andalusa e dai live del 2011 con Thomas Vahle, con Mimmo Cavallaro & Taranta Project. In conclusione l'incontro tra la musica marocchina e quella indiana di Rashmi V. Bhatt che suonano dal vivo per noi.
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Tony Esposito
Lezione concerto del percussionista Tony Esposito. L'artista racconta come la musica sia nel cosmo e possa essere richiamata e trasferita con oggetti quotidiani inusuali nobilitati a strumenti musicali. La formazione all'Accademia d'arte, gli esordi musicali, le collaborazioni con Eugenio Bennato e Carlo D'Angiò per il gruppo Musicanova (1976), l'esperienza dell'insegnamento alla scuola Madville. L'importanza del Mediterraneo, della sua musica e dei festival di musica popolare. Le percussioni come un passepartout per dialogare con popoli lontani.
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Canto dell'Antica India
Il musicista indiano Rashmi V. Bhatt accompagna con i suoi i suoi tabla il cantante Pandit Shiv Kumar nel ripercorrere i generi musicali indiani. Un viaggio musicale dalla Hinhustani la musica classica del nord dell'India, all'importanza del concetto del Raga nella musica indiana. Tra gli argomenti affrontati, la tradizione orale della musica indiana, la voce e il training mentale nella musica indiana, il guro Shishya Param Para, le Tabla, il loro suono ed il loro utilizzo nelle danze. In conclusione una performance del Bhajan; il canto devozionale della musica indiana.
La lezione concerto è accompagnata dalle immagini tratte da "Sotto il cielo di Roma" di Lorenzo Conte con Danilo Rea, Paolo Damiani, e dal live Trentino Jazz 2012.
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Salvatore Di Russo - Musicista
Il tango, patrimonio dell’umanità dal 2009, è uno dei fenomeni di contaminazione culturale più importanti. Salvatore Di Russo, compositore e musicista, si è interessato al tango Yiddish come fenomeno poco conosciuto ma molto importante, non solo dal punto di vista storico, in quanto memoria particolarissima dei campi di sterminio, ma per la sua ambiguità, in quanto in uno stesso periodo ha potuto abbracciare culture diverse e contrastanti includendole nel simbolico abbraccio della sua danza. C’è un rapporto privilegiato tra il tango e gli Ebrei, per i quali era divenuto simbolo di vita e di resistenza durante la prigionia per la sua capacità di trasformare in musica la malinconia. Salvatore Di Russo spiega l’incontro degli Ebrei con il tango; in Argentina prima, dove sono giunti scappando dai pogrom russi e dove furono accolti per popolare le campagne, e poi in Polonia, dove, proveniente da Parigi, si era diffuso negli anni ’20 e nel periodo pre-bellico aveva grande fortuna nelle sale da ballo e nei cabaret.