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Luigi Serafini
Luigi Serafini parla della conoscenza di se come di un valore primario nella sua esperienza. Rivela di sentire affinità con la cultura classica, attraverso la lettura di filosofi e pensatori come Platone e Lucrezio. Per Serafini la cultura classica è uno strumento moderno per risolvere i problemi attuali e trovare risposte. Parla di se come di un artista visivo, e ritiene la musica un'entità superiore. Per Serafini, l'opera deve avere come priorità lo stupore e non la sensazione, l'arte deve tornare a proteggere.
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Luigi Serafini
Il pittore Luigi Serafini parla della sua opera intitolata "Codex Seraphinianus" un libro scritto e illustrato di 360 pagine. E' un'opera composta tra gli anni 1976-78, e per realizzarla Serafini racconta di essersi chiuso per due anni all'interno di una mansarda al centro della città di Roma. Le pagine del libro sono illustrate e accompagnate da una scrittura che lui definisce intellegibile. Per questa enciclopedia l'autore rivela di avere avuto sia ammiratori che detrattori. Siamo in presenza di un opera che potrebbe essere definita concettuale, divisa in due sezioni, una legata al naturale e un'altra all'umano. L'artista rivela l'intento del Codex che è quello di dimostrare la mutevolezza delle cose. Conclude il racconto parlando della sua decisione di ristampare il testo dopo venticinque anni a seguito delle forti pressioni da parte di giornalisti e amanti del suo libro.
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Luigi Serafini
Lugi Serafini pittore ed illustratore di talento è capace di realizzare creazioni su più campi espressivi mantenendo una forma stilistica che ne rende percepibile il segno. Nella sua vita si occupò di architettura, designer e pittura, la sua formazione ,non accademica, è legata ai fumetti e alle illustrazioni di libri per ragazzi. Non ebbe un grande rapporto con le avanguardie, fu più legato ad un sistema di comunicazione di massa che all'eredità dei grandi maestri degli anni '70. Il pittore parla del suo libro"Codex Seraphinianus", 400 pagine di dizionario enciclopedico dove illustra lettere, segni grafici, animali e piante che fanno parte del suo mondo immaginario dove gli oggetti si contaminano fra di loro e subiscono metamorfosi. Il valore della vita secondo Serafini è legato al pensiero di lasciare una traccia nella storia in modo tale da far ricordare,ai posteri, un passaggio avuto nel mondo.