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Amine Benjelloun (Producteur) - Maroc
Amine Benjelloun è un produttore indipendente marocchino per la società Ali n' productions, specializzata nella realizzazione di lungometraggi e serie tv e noto per RAZZIA (Nabil Ayouch, 2018) e ADAM (Maryam Touzani, 2019). Responsabile della fase di sviluppo dei progetti come la serie “Touria”, ci rivela le fasi e gli step che hanno portato alla realizzazione di note serie tv prodotte per la televisione marocchina 2M, secondo canale televisivo satellitare pubblico marocchino e distribuita in diversi paesi del mondo. Dalla presentazione di un progetto alla realizzazione della bibbia letteraria, dall’importanza delle ricerche approfondite fino alla scelta delle location, Amine BenJelloun evidenzia l’importanza del lavoro di squadra, un lavoro che coinvolge in primis autori e produttori e che si espande in un contesto di coproduzione internazionale.
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Giuseppe Squillaci (visual effects supervisor, Stargate Studios) - Italie
Giuseppe Squillaci, supervisore di effetti visivi digitali, ha iniziato sua formazione tecnica e artistica con Carlo Rambaldi presso l'Accademia europea degli effetti speciali, tra animatronica ed effetti digitali.
I visual effect sono ormai parte integrante e fondamentale delle produzioni cinematografiche; sono in grado infatti di sviluppare, ricostruire e creare scenari quasi a renderli “vivi” capaci di portare lo spettatore all’interno del film. Ma non solo. Come ci racconta Squillaci, parlando della produzione del film documentario d’arte Sky “Michelangelo Infinito” l’ utilizzo delle nuove tecnologie all’interno del film ha reso possibile ricostruire il processo creativo e realizzativo della Volta e della parete del giudizio della Cappella Sistina ricostruita in digitale, in maniera scientificamente esatta utiilzzando la tecnica della computer grafica e realizzando un modello a 360°.
Un documentario normalmente si avvicina all’opera d arte per raccontarne il processo fermandosi poi alla visione dell’opera così’ com’è; I film documentario d’arte SKY invece raccontano l’opera d’arte con una visione emotiva, tipica della versione cinematografica e con una visione tecnica ed artistica diversa.
L’Esplorazione del limite è il punto più importante su cui un supervisore deve intervenire. Lavorare sul limite cosa significa ? Potendo fare ormai ogni cosa vuol dire mettere a disposizione del Regista tutti gli strumenti quali le story board, disegni di preparazione etc per poter fornire un idea effettiva di ciò che sarà possibile vedere oltre il “green back”. Creare quindi, un immagine di ciò che sarà, dove il lavoro creativo si trasforma dalla realizzazione di un oggetto al racconto dell’ oggetto.
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Sara Mosetti (scénariste) - Italie
Sara Mosetti sceneggiatrice, racconta brevemente la sua formazione professionale fino al suo incontro con Cosetta Lagani, direttrice creativa e responsabile di Cinema d’arte Sky.
Il suo primo lavoro a seguito di questo incontro è stato scrivere la biografia d’artista di Michelangelo Buonarroti. Come in ogni film d’arte, Sara Mosetti sottolinea quanto sia complesso ed impegnativo il lavoro che si cela dietro la creazione di questi prodotti.
Nel caso della biografia di Michelangelo infatti c’ è stata un attenta e meticolosa ricerca delle fonti storiche di quel periodo in ambito artistico, di tutta la saggistica contemporanea che lo riguardava ed uno studio approfondito delle sue opere. Ma non solo. Sono state prese in esame anche le lettere che lui ha scritto nella sua vita, le sue poesie e la biografia scritta da Giorgio Vasari che è stato il primo critico e storico dell arte il quale oltre a descrivere quello che Michelangelo faceva, giudicava il suo operato oltre a quello degli altri artisti suoi contemporanei e no. Nel film tutto si unisce e si mescola facendo emergere gli aspetti reali del personaggio.
Peculiarità di queste produzioni, che sembrano essere “un‘ opera d’arte nell’arte” è l'utilizzo delle nuove tecnologie che mostrano nel dettaglio dipinti e sculture, tecniche di realizzazione e documenti in una sorta di realtà aumentata che permette allo spettatore di osservare l'opera ed entrare letteralmente all'interno della sua composizione.
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Hamadi Arafa (réalisateur de fictions) - Tunisie
Hamadi Arafa, pioniere della tv tunisina, ripercorrendo le sue esperienze di studi all’estero, racconta le tappe che lo hanno portato a ricoprire ruoli importanti nella storia della filiera produttiva della televisione tunisina:
da direttore di opere di fiction e varietà, alla direzione di canali - Tunisia 7 e i Canale 21, oggi “Télévision tunisienne 2”. Hamadi Arafa, ricorda i momenti importanti che hanno rivoluzionato la televisione tunisina, dalle prime tecniche di ripresa in studio alla fine degli anni ‘60 e il collegamento ancora molto radicato con i programmi radiofonici e teatrali da cui le opere traevano origine, alla produzione broadcaster di serie televisive diffuse nel mese del Ramadan. Descrivendo gli sviluppi tecnologici e le esperienze di produzione all’estero di autori e tecnici ripercorre la storia che ha portato dalla costituzione dell’Agenzia Nazionale della produzione dell’Audiovisivo, fino al proliferare dei canali privati e nazionali, regalandoci una panoramica dello stato attuale della produzione audiovisiva tunisina, delle relative linee editoriali e tipologie di opere prodotte sottolineando sviluppi , innovazioni ma anche lacune e le criticità.
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Marwan Najjar (scénariste) - Liban
Marwan Najjar è uno sceneggiatore e produttore di opere teatrali , cinematografiche e televisive, attivo in Libano fin dagli anni 70. Nella sua intervista ci descrive le dinamiche insite nella produzione televisiva libanese e di come, attraverso le scelte autoriali e produttive, nel tempo, si sia potuta raccontare l’identità libanese”, un’identità nazionale che rientra e dipende da attitudini, regole e modalità della ampia cultura araba. Marwan Najjar ci racconta di come sia riuscito ad apportare delle innovazioni di stile e produttive, accrescendo il livello di attenzione di pubblico, ad esempio concentrando la scrittura su valori e tematiche universali quali l'amore e il matrimonio. In una critica prioritariamente stilistica riflette sulle forme e scelte autoriali della produzione seriale televisiva, cinematografica e teatrale libanese, in continuo rapporto tra il pubblico locale e il resto del mondo, tra innovazione e valori universali che hanno caratterizzato la storia delle sceneggiature delle serie tv libanesi.
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Pierre Block de Friberg (Directeur des Nouveaux Contenus et de l’Innovation France TV) - France
Pierre Block de Friberg - Direttore dei nuovi contenuti e dell’innovazione per France TV, ci racconta come France télévisions si sia adeguata al veloce e innovativo sviluppo digitale grazie alla creazione della Direzione dei nuovi contenuti e dell’innovazione, appositamente creata per lavorare nelle nuove forma di scrittura e in particolare per riflettere, concepire e proporre nuovi programmi digitali, il cui obiettivo è dare luce e forza alla creatività, tenendo conto delle nuove tecnologie come come la realtà virtuale, la realtà aumentata e tecniche miste di promozione e sfruttamento quali applicazioni e intelligenza artificiale.
Tra i nuovi contenuti ci sono documentari per il web, programmi di approfondimento condotti da youtuber e serie di fiction che vengono distribuiti sulle piattaforme IRL e Studio 4. I contenuti seriali messi sul web sono spesso brevi, dai 15 ai 30 minuti massimo per adeguarsi ai mezzi di fruibilità variegati che in particolare usano le giovani generazioni. Pierre Block de Friberg pone l'accento sulle nuove tecniche di promozione dei contenuti e sulla diversa modalità di interagire con un pubblico eterogeneo e perlopiù interattivo.
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Carlo Degli Esposti (producteur, Palomar) - Italie
Carlo degli Esposti è presidente di PALOMAR, una delle principali società in Italia produttrici di fiction, cinema e documentari. In questo filmato ci racconta brevemente il percorso che lo ha portato alla produzione di una delle fiction di maggior successo degli ultimi ultimi vent’anni “Il commissario Montalbano”. Oltre alla straordinaria affermazione televisiva riscossa in Italia, Montalbano è divenuto un successo mondiale venduto nel Regno Unito, USA, America Latina,Ex Jugoslavia, Scandinavia, Paesi Bassi, Giappone, Unione Sovietica, Ex Unione Sovietica,Francia, Repubblica Domenicana, Spagna, Vietnam, Catalogna, Australia, Nuova Zelanda ,Ucraina, Romania, Paesi Baltici, Lituania e Finlandia, Germania , Bulgaria, Islanda, Bosnia, Albania, Israele, Repubblica Ceca, Cina, Repubblica Cecoslovacca e Cipro.
Il successo ventennale della fiction ha sancito lo stretto legame tra la serie del personaggio di Andrea Camilleri e il pubblico mentre “Il senso della giustizia” di Montalbano è indubbiamente l’elemento fondamentale che ha legato il protagonista agli spettatori.
Come sottolinea Degli Esposti questa produzione è stata una grande esperienza di vita, di amicizia e di affetti ed il risultato più importante ottenuto è stato riuscire a trasmettere un messaggio etico che è arrivato fino al cuore delle persone.
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Salvatore De Mola (scénariste) - Italie
Dietro al grande successo del Commissario Montalbano c'è anche Salvatore De Mola che insieme a Francesco Bruni e Leonardo Marini è parte del gruppo di sceneggiatori che hanno adattato i romanzi di Andrea Camilleri alla Televisione.
In questa lezione De Mola ci descrive come si lavora su un prodotto di grande successo e come sia possibile partire da uno strumento letterario, come il romanzo e strutturarlo per una fiction cercando di dare un immagine di qualcosa che esiste, che sia vera e quindi in grado di essere vissuta dagli spettatori.
Dal libro allo schermo , il passo non è breve. Portare sullo schermo opere letterarie senza perdere nulla della bellezza del romanzo è un lavoro che richiede molta attenzione e sensibilità ai contenuti. Per questo il lavoro di collaborazione tra gli sceneggiatori, con lo scrittore Camilleri unito al fascino dei luoghi e al carisma dei personaggi è risultato un elemento essenziale per dar vita ad una serie che dopo più di vent anni è ancora una delle più seguite del panorama televisivo contemporaneo italiano.
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Nicola Salvi, (producteur, Officina della Comunicazione) - Italie
Nicola Salvi è Amministratore di Officina della Comunicazione una società di produzione di contenuti multimediali, documentaristici e cinematografici che da circa 10 anni opera sul mercato nazionale nell’ambito della produzione. In questo incontro viene approfondita una parte dell’area di business che Officina della Comunicazione segu in particolare la collaborazione con la Santa Sede e con il centro di produzione Vatican Media con cui attraverso produzioni documentaristiche e filmiche è stato possibile portare il pubblico nazionale ed internazionale nelle meraviglie del Vaticano.
Le produzioni seriali nate da questo incontro sono “Alla scoperta del Vaticano” (6 puntate), “Alla scoperta dei musei Vaticani “ (6 puntate) ed infine a completare la trilogia “Alla scoperta dell’Arte Sacra in Italia. Divina Bellezza” (10 puntate).
Le location, la storia di questi luoghi, la tecnologia altamente specializzata utilizzata per la realizzazione di questi documentari, la continua ed attenta collaborazione della squadra di produzione insieme alla sapiente narrazione di Alberto Angela hanno permesso la costruzione di un prodotto completo di altissima qualità in grado di portare l’arte, la storia, la cultura, i retroscena delle opere, direttamente nelle case degli spettatori. La serialità legata al racconto dell’ arte e della fede che ha trovato la sua base in Vaticano allargondosi poi ad altri luoghi ha intercettato un pubblico molto ampio. Questo per evidenziare che la cultura raccontata attraverso un occhio filmico e cinematografico, funziona.