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Anna Foa - Scrittrice
Anna Foà, storica, spiega il complesso rapporto tra memoria e ricostruzione storica relativamente agli eventi che hanno originato e caratterizzato la Shoah.
La memoria inizialmente quasi si contrapponeva alla storia perché piena di persone, di emozioni; oggi sono strutture connesse, perché la memoria da sola, senza la storia che indichi i contenuti, ciò che deve essere ricordato, trasmetterebbe una immagine retorica della Shoah, trasformata in occasione celebrativa. La memoria deve essere riempita di fatti che bisogna conoscere bene, perché raccontare male apre le porte al negazionismo; si approfitta delle lacune per negare in blocco la Shoah che è, nonostante gli sforzi contrari dei nazisti, uno degli eventi meglio documentati della storia del Novecento. Negare la realtà storica vuol dire negare la possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di fonte. Il memoriale si connette alla storiografia, che attinge alle fonti, approfondisce e poi confronta, perché la storia è sempre anche comparata; così si è giunti al confronto fra i diversi genocidi del’900. C’è la necessità di una memoria che viva dentro l’uomo, che superi le generazioni, e per essere tale deve, come detto da L. Segre, “riportare a casa i nostri morti”: gli storici allora dovranno raccontare le storie delle persone, delle loro situazioni e dei loro valori. La memoria apre allora al futuro , anche per sostenere fortemente alcuni valori, come quelli democratici, ed opporsi ad altri. Deve costruire una coscienza collettiva, di cui fa parte un riconoscimento delle colpe, essenziale perché la memoria abbia una funzione civile
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Intervengono: His Holiness the Dalai Lama, Tawakkol Karman, Bernardo Bertolucci, Ignazio Marino, Jim O'Sullivan, Leymah Gbowee, Kasim Reed.
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Riccardo Cucchi
Giornalista nato nel 1952, è stato per più di trent'anni uno dei principali radiocronisti di Tutto il calcio minuto per minuto. Voce storica della nazionale italiana. In questo libro rivà in scena Italia-Germania, semifinale dei Mondiali di Calcio del 1970 a Città del Messico. I ricordi in bianco e nero si tingono d'azzurro e Cucchi traccia quel sottile filo che unisce il calcio di una volta a quello moderno, scandendo emozioni che solo il pallone può suscitare, allora come oggi.
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Giovanni Floris, conduttore
In questa lezione il Prof. Maarten van Aalderen intervista il giornalista Giovanni Floris, che si racconta dagli esordi fino al suo arrivo a La7 come conduttore della trasmissione “Di martedì”. Oltre a farci scoprire l’importanza del “team work” e la complessità che si nasconde dietro la realizzazione di ogni puntata di un talk show politico, Giovanni Floris ci rivela come la capacità di appropriarsi in breve tempo di una nuova materia, il non avere preconcetti nel fare informazione, avere l’umiltà di mettersi in discussione e la capacità da parte di un giornalista di trovare il punto critico della teoria dell’altro, consentano di fare buon giornalismo.
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Prof. Carmelo Licitra Rosa
L'insegnamento si inserisce all'interno di un corso centrato sulle neuroscienze e trova la sua ragion d’essere nella particolarità della pratica clinica. Il medico specialista in neuroscienze pur utilizzando strumenti avanzati della scienza instaura pur sempre un rapporto con un uomo, un uomo sofferente. Nello specifico del corso si analizzano i contesti dove si è inserito il discorso (scienza-umanesimo) entro cui si inscrive la meditazione sul rapporto fra scienza e psicoanalisi elaborata da Jacques Lacan.
www.uninettunouniversity.net
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Michelangelo Lupone/Licia Galizia
Il compositore Michelangelo Lupone e l'artista Licia Galizia, che collaborano insieme da tempo, sono i protagonisti di questa puntata di Orizzonti del Sapere. Per il compositore Lupone la "musica è come arte astratta", lo ascoltiamo mentre suona il Feed Drum. Secondo Licia Galizia, l'arte è un bisogno di esprimere se stessa. I due artisti hanno collaborato insieme in alcune delle opere descritte nell'episodio: Studio III di Volumi Adattivi e Vibrazione in Acciaio.
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Scott Turow - Alessandro Haber
L’attore Alessandro Haber legge un brano tratto dal romanzo di Scott Turow “Prova d’appello”. Lo scrittore Scott Turow legge un suo inedito dal titolo “ La carpa”. Accompagnamento musicale di Luca Velotti e Marco Di Gennaro.
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Maddalena Crippa - Edgar L. Doctorow
La scrittrice Maddalena Crippa legge un brano tratto da “La Marcia” di E. L. Doctorow, accompagna musicalmente da Germano Mazzocchetti.
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COPEAM
In questa terza puntata di "À première vue" vengono proposti tre cortometraggi
“CHMIN-DIFIR”
Réalisateur Houdda Maddahi e Wassim Korbi, ESAC (École Supérieure de l’Audiovisuel et du Cinéma) di Tunisi
“ALBAYDA”
Réalisateur Alaa Akaaboune e Ayoub Lahnoud, ESAV (École Supérieure des Arts Visuels) di Marrakech
“DISPATCH”
Réalisateur Gabriel Rahban, ALBA (Académie Libanaise des Beaux-Arts) di Beirut
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Diocesi di Roma
In questo ultimo incontro dedicato al “Il peccato Originale” intervengono Mons Lorenzo Leuzzi, Vescovo Ausiliare di Roma, il Prof. Bruno Dallapiccola, Direttore Scientifico Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”, il Prof. Michele Vietti, Già vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e S. Em Cardinale Agostino Vallini, Vicario generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma
Le letture, dal libro della Genesi, sono affidate a Gianfilippo Azzoni e Luca Forlani dell’ Accademia Nazionale d’ Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e gli Interventi Musicali al Coro del Conservatorio “Licino Refice” di Frosinone
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Franco Salvatori - Geografo
Franco Salvatori, ordinario di Geografia presso l’università degli Studi di Roma Tor Vergata, affronta il tema del legame tra la geografia e la memoria. La geografia, intesa sia come paesaggio naturale che modificato dall’uomo, è scienza dei luoghi, che non sono altro che l’esito dell’azione umana nel corso della storia. Sono stratificazione storica di come una società ha potuto imprimere i suoi valori e le sue attitudini sulla superficie terrestre, compenetrando tutto il tessuto sociale e mettendo in campo tutte le sue risorse, non solo tecnologiche, ma anche culturali.
La geografia implicitamente ci ricorda che siamo parte di una stessa comunità, parte di uno stesso genere umano, ognuno con la sua specificità, e che neanche le aberrazioni possono cancellare queste orme. .
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Intervengono: Marc Dullaert, His Holiness the Dalai Lama, Emilio Carelli, Olufemi Elias, Ira Helfand, Stephen Goose, Jayantha Dhanapala, Rajendra Kumar Pachauri.