Autore:
Paola Pitagora
Spettacolo Teatrale con Evita Ciri e Paola Pitagora.
Un progetto per parole e musica che racconta la vita di Paola Menesini Brunelli e la sua scelta di amore e di libertà «un inno alla gioia di vivere e al coraggio di scegliere la felicità rinunciando ad agi e prestigio, un invito ad abbracciare la vita con entusiasmo rivolto soprattutto ai giovani, spesso chiusi in un mondo fatto di messaggi e chat, ritenuti comunicazione alternativa, ma di fatto alternativi a quella vera».
Autore:
Walter Siti
Lo scrittore Walter Siti legge un suo inedito dal titolo "L'amore mutante". La serata è accompagnata dalle musiche dei Gabin Soundtrack Sistem.
Autore:
Colm Tòibin
Dalla Basilica di Massenzio in Roma
Letterature - Festival Internazionale di Roma
XVI Edizione "Scrittori/lettori. I banditi delle parole"
"Nel tempo: percorsi del romanzo europeo"
Musica dj set a cura di Raffele Costantino
Lucia Mascino legge da "Nora webster" di Colm Tòibin
Autore:
Nicola Gardini
Dalla Basilica di Massenzio in Roma
Letterature - Festival Internazionale di Roma
XVI Edizione "Scrittori/lettori. I banditi delle parole"
"Ritorno dall'esilio: Ovidio 2000 anni dopo"
Musica Ivano Battiston
Nicola Gardini legge l'inedito "Tutta colpa delle Metamorfosi"
Autore:
Kim Dae Jung
Intervento di Kim Dae Jung, Premio Nobel per la Pace 2000.
Autore:
Binyavanga Wainaina
Dalla Piazza del Campidoglio, la serata Memorie all'interno del Festival delle Letteratura 2015. Protagonista è l'autore kenyano Binyavanga Wainaina e il suo inedito: "Wangechi Mutu si chiede come mai le ali delle farfalle lasciano polvere sulle dita, oggi c’è stato un colpo di stato in Kenya". Prima dell'inedito, Lucrezia Lante della Rovere legge un brano tratto da Un giorno scriverò di questo posto. L'accompagnamento musicale è a cura di Madya Diebatè (kora) e Vittorino Naso (percussioni).
Autore:
Donatella Di Pietrantonioi
Dalla Basilica di Massenzio in Roma
Letterature - Festival Internazionale di Roma
XVI Edizione "Scrittori/lettori. I banditi delle parole"
"Le avventure dei sentimenti"
Musica: Adriano Martino (chitarra elettrica) e Vittorino Naso (percussioni)
Donatella Di Pietrantonioi legge l'inedito "Ambetrè"
Autore:
Mircea Cartarescu, Annie Ernaux, Kerry Hudson, Ralf Rothmann, Ricardo Menéndez Salmón
Il Premio Strega Europeo viene consegnato all'interno della serata Memorabilia del Festival delle Letterature 2016. Partecipano alla serata, il rumeno Mircea Cartarescu che legge l'inedito Lettera dalla soglia del ricordo; per la francese Annie Ernaux Scrivere a memoria; per la scozzese Kerry Hudson Vestiti da grande; per lo spagnolo Ricardo Menéndez Salmón Letteratura, libertà, memoria e, infine, il tedesco Ralf Rothman presenta Poesia e ricordi. A vincere il premio Strega Europeo Annie Ernaux.
Autore:
Katie Kitamura
Dalla Basilica di Massenzio in Roma
Letterature - Festival Internazionale di Roma
XVI Edizione "Scrittori/lettori. I banditi delle parole"
"Maestri e non"
Musica Andrea Pesce, Cristiano De Fabritiis e Lemon lights
Filippo Nigro legge da "Una separazione" di Katie Kitamura
Autore:
Marcello Fois I
Dalla Basilica di Massenzio in Roma
Letterature - Festival Internazionale di Roma
XVI Edizione "Scrittori/lettori. I banditi delle parole"
"Italia - Germania: un match tra giallisti"
Musica: Teho Teardo (chitarra baritona, elettronics) e Laura Bisceglia (violoncello)
Marcello Fois I legge l'inedito "Tocca a noi. (un'amara suggestione da "La lotteria" di Shirley Jackson")
Autore:
Lisa Hilton
Dalla Basilica di Massenzio in Roma
Letterature - Festival Internazionale di Roma
XVI Edizione "Scrittori/lettori. I banditi delle parole"
"Maestri e non"
Musica Andrea Pesce, Cristiano De Fabritiis e Lemon lights
Filippo Nigro legge da "Domina" di Lisa Hilton
Lisa Hilton legge il suo inedito "Unspiration"
Autore:
Vittorio Sgarbi - Storico dell'arte
Vittorio Sgarbi, storico dell’arte e saggista, presenta la memoria come strumento essenziale del suo lavoro di studioso, ricercatore e osservatore di opere d’arte.
La memoria è un elemento genetico; riflettere sulla memoria è riflettere su uno strumento che stiamo contestualmente utilizzando.
Tra i diversi tipi di memorie, essenziale per lo storico dell’arte è quella visiva, perché l’accostamento delle immagini consente il riconoscimento di una identità. Il patrimonio archivistico è quello che consente il procedimento del riconoscimento, ma c’è una memoria diversa, quella delle cose che abbiamo immagazzinate dentro di noi, che permette un percorso attribuizionistico. C’è una memoria generalista, che permette di ricordare ciò che si è affrontato in modo non specifico, ma allo storico dell’arte occorre invece una memoria specifica, come quella dei piccoli dettagli descritti dalle “cifre morelliane” di Giovanni Morelli
Vittorio Sgarbi riflette anche come in ognuno di noi, anche se dichiaratamente anti-razzista, si celi un razzismo parziale, che si traduce in diffidenza verso popoli i cui atteggiamenti non sono da attribuirsi alla natura, ma alla cultura.