ETOILES NOIRES3 video trovati
Autore:
Pape A. Seck e Djeydi Djigo
Questa è la prima puntata di « Etoiles Noires (Stelle Nere) », un programma realizzato con l’intento di ricordare i grandi uomini e le grandi donne che hanno lasciato una traccia nella storia dell’Africa.
E’ dedicata a Thomas Isidore Sankara, il presidente del “Paese degli Uomini Onesti”, nuovo nome dato al Burkina Faso, ex Alto Volta, uno dei primi atti nella lotta per lo sviluppo del paese.
Divenuto presidente nel 1983, avvia una serie di riforme ispirate al suo ideale di società formata da persone consapevoli e determinate proprio partendo dalla convinzione che la liberazione dalla schiavitù debba passare per la presa di coscienza delle persone, condizione imprescindibile per il loro affrancamento. Si batte per l’emancipazione delle donne e contro il “nuovo imperialismo finanziario”, una nuova forma di schiavitù che impone al Burkina Faso il peso di un debito impossibile da estinguere. Nel 1987, Sankara cade vittima di un complotto ordito da quelli che erano stati al suo fianco, ma la sua uccisione non cancellerà la speranza per un’Africa migliore.
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Pape A. Seck e Djeydi Djigo
La seconda puntata di « Etoiles Noires » è dedicata a Patrice Lumumba, cantore del panafricanismo e padre dell’indipendenza della Repubblica Democratica del Congo.
Patrice Lumumba non è stato un indipendentista della prima ora. I suoi esordi lo mostrano come un dei neri integrati dell’epoca. Nel 1958 fa parte della delegazione congolese invitata all’Esposizione Universale di Bruxelles. Questo evento cambia profondamente il suo modo di vedere la politica coloniale belga. Al suo ritorno in Congo fonda il Movimento Nazionale Congolese che ha come obiettivo la conquista dell’indipendenza propugnando una visione panafricana della lotta in corso anche in altri paesi del continente. Nel 1960 il sogno diventa realtà e Lumumba diventa il primo ministro della nuova Repubblica del Congo. Ma in un’epoca fortemente condizionata dalla Guerra Fredda, la politica di Lumumba è invisa a molti tanto che nel 1961 viene assassinato. Autorevoli personaggi, come Sartre, Che Guevara e Malcolm X, hanno levato la propria voce per denunciarne l’assassinio e per onorarne la memoria.
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Pape A. Seck e Djeydi Djigo
Questa puntata ci parla del genocidio del Popolo Tutsi avvenuto in Ruanda nel 1994, una strage perpetrata ai danni di migliaia di persone sotto gli occhi della comunità internazionale. Il protagonista è il Capitano Mbaye Diagne, l’eroe che ha salvato centinaia di vittime di uno dei più atroci genocidi del XX secolo. Viene descritto da chi lo ha incontrato come una persona molto leale, dinamica, solidale e sempre pronta a rischiare la vita per il prossimo. La scintilla che accende la miccia del conflitto interno è l’attentato contro l’allora presidente del Ruanda, Juvenal Habyarimana. Da quel giorno iniziano i massacri in tutto il paese e soprattutto a Kigali. Da questo momento il Capitano Mbaye Diagne, al servizio delle truppe ONU, comincia ad attivarsi per garantire la sicurezza delle persone obiettivo degli attacchi in corso mettendone in salvo un gran numero e dimostrando grande coraggio ed è proprio in uno di questi tentativi di salvataggio che trova la morte.