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Narcisuss Quagliata
L’artista Narcissus Quagliata dall’interno della chiesa di Santa Maria Degli Angeli a Roma, espone una delle sue più importanti opere e descrive la particolarità della proiezione della luce al suo interno. Quagliata parla della sua vita e delle sue opere e rivela una passione personale per il vetro, materiale che egli cerca di usare in senso espressivo e non soltanto decorativo. La luce ha un ruolo molto importante per l’artista, infatti, insieme alla musica sono in grado di arrivare nel cuore delle persone con una forza straordinaria.
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Jannis Kounellis
Jannis Kounellis parla dell'intensità del bello; esprime il valore del bello fuori da un canone accademico attraverso i particolari che legano l'opera all'emotività. L'artista è colui che ha la capacità di esprimere e portare le persone verso un dialogo emozionale e poetico. Parla anche della generosità, della bontà, dell'importanza dell'opera d'arte attraverso il dramma, il cinema italiano e la pittura.
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Luigi Serafini
Luigi Serafini parla della conoscenza di se come di un valore primario nella sua esperienza. Rivela di sentire affinità con la cultura classica, attraverso la lettura di filosofi e pensatori come Platone e Lucrezio. Per Serafini la cultura classica è uno strumento moderno per risolvere i problemi attuali e trovare risposte. Parla di se come di un artista visivo, e ritiene la musica un'entità superiore. Per Serafini, l'opera deve avere come priorità lo stupore e non la sensazione, l'arte deve tornare a proteggere.
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Remo Girone e Victoria Zinny
Remo Girone e Vicotria Zinny raccontano le loro rispettive vite. Remo Girone parla del suo carattere difficile, del suo rapporto con la moglie Victoria ma soprattutto del mestiere dell'attore, elencandone pregi e difetti. Victoria Zinny parla della sua infanzia privilegiata, figlia di una poetessa ha conosciuto personaggi come Borges e Neruda. Svela particolari sulla sua carriera d'attrice come la sua interpretazione per un film del regista Luis Bunuel. Insieme raccontano alcuni particolari delle loro vite trascorse insieme.
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Emilio Del Mese
Emilio Del Mese parla del suo secondo romanzo dal titolo "I giorni dell'amore", definendolo un inno al sentimento dell'amore che pervade tutto e tutti. Lo scrittore racconta la trama del libro ambientato nella città di Roma e del percorso di un uomo alla ricerca di suo padre. Emilio Del Mese legge e spiega alcune parti del suo romanzo.
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Salvatore Veca
Salvatore Veca parla del suo libro dal titolo "Le cose della vita". Il filosofo espone e argomenta alcune tematiche come l'arte della convivenza nella durata del tempo, le solitudini involontarie, l'indebolimento della nostra identità. Come possono convivere persone che hanno idee e valori differenti? Come convivere nella diversità?. Il Professore analizza e spiega il discorso sulle diversità tra i valori e le culture.
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Evita Ciri e Giorgio Marchesi
Evita Ciri introduce il tema della Bellezza. Legge degli estratti dal romanzo di Oscar Wilde "Il ritratto di Dorian Gray". Giorgio Marchesi legge un estratto dal "Faust" di Goethe.
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Evita Ciri e Giorgio Marchesi
Evita Ciri introduce il discorso sul Tempo. Giorgio Marchesi legge una poesia di Pedro Salinas dal titolo "Orologio dipinto". Evita Ciri legge "Gli oltraggi del tempo divoratore" di William Shakespeare. Giorgio Marchesi legge "Quando sarai vecchia" di W.B. Yeats.
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Evita Ciri e Giorgio Marchesi
Evita Ciri e Giorgio Marchesi introducono e leggono il discorso del premio Nobel per la Pace 2006; Muhammad Yunus.
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Evita Ciri e Giorgio Marchesi
Evita Ciri e Giorgio Marchesi fanno delle riflessioni sui temi dei "Valori" e "dell'Amore". Evita Ciri legge il V Canto dell' Inferno di Dante Alighieri. Giorgio Marchesi legge il Canto IV della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
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Evita Ciri e Giorgio Marchesi
Evita Ciri introduce e legge le poesie di: Pedro Salinas "Componimento XVI". Alda Merini "il Cuore" tratta dalla raccolta "Ballate non pagate". W.H. Auden "La verità sull'amore". Giorgio Marchesi introduce e legge le poesie di: Eugenio Montale "Il Fumo" tratta dalla raccolta "Xenia". Nazim Hikmet "Ti amo come se mangiassi il pane".
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Luigi Serafini
Il pittore Luigi Serafini parla della sua opera intitolata "Codex Seraphinianus" un libro scritto e illustrato di 360 pagine. E' un'opera composta tra gli anni 1976-78, e per realizzarla Serafini racconta di essersi chiuso per due anni all'interno di una mansarda al centro della città di Roma. Le pagine del libro sono illustrate e accompagnate da una scrittura che lui definisce intellegibile. Per questa enciclopedia l'autore rivela di avere avuto sia ammiratori che detrattori. Siamo in presenza di un opera che potrebbe essere definita concettuale, divisa in due sezioni, una legata al naturale e un'altra all'umano. L'artista rivela l'intento del Codex che è quello di dimostrare la mutevolezza delle cose. Conclude il racconto parlando della sua decisione di ristampare il testo dopo venticinque anni a seguito delle forti pressioni da parte di giornalisti e amanti del suo libro.