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Autore: Prof. Paolo Prodi
“Il mestiere dello storico” è un ciclo di 8 lezioni svolte dal Prof Paolo Prodi che si propongono come una semplice introduzione al problema dello studio della storia ed in particolare della storia moderna. In questo primo incontro vengono approfonditi diversi temi: La storia come disciplina; Storia e storiografia; La molteplicità del tempo storico; Lo spazio: storia generale e storia locale; Storia e nozioni: lo studio del manuale; Storia e giudizio storico
Autore: Prof. Paolo Prodi
Dopo aver parlato della storia come disciplina, nel suo duplice aspetto di strumento di conoscenza e di mestiere, questa lezione offre un approfondimento sul suo “oggetto” e sulla sua” funzione sociale”. Il tema della lezione è suddiviso su diversi punti: I fatti e gli uomini; La storia e le altre scienze sociali; Storia e specializzazione; Storia e politica; Storia e memoria collettiva; Storia e beni culturali
Autore: Prof. Paolo Prodi
In questa terza lezione entreremo all’ interno del Laboratorio dello “storico” parlando delle 5 fasi della sua ricerca: lo storico come soggetto nella definizione del problema che vuole affrontare; Andare in biblioteca (prima operazione concreta che lo storico compie); Andare in archivio; La critica delle fonti; L’elaborazione del testo
Autore: Prof. Paolo Prodi
In questa seconda parte di lezioni viene approfondito il tema specifico relativo all’età moderna. L’uomo moderno come individuo è al centro di questa quarta lezione articolata su diversi punti: Il problema del periodizzamento; Storia moderna e storia contemporanea; La nascita dell’individuo; La de-magnificazione del mondo; La mobilità sociale; La famiglia
Autore: Prof. Paolo Prodi
Il “versante religioso, politico, culturale ed economico” da cui prendono il titolo le lezioni che seguono, sono i diversi cammini attraverso cui è possibile avvicinare ed esplorare l’individuo, cercando di cogliere attraverso di essi alcuni dei principali aspetti della poliedricità dell uomo moderno. Questa quinta lezione “Il versante religioso” si sviluppa su 5 punti principali: Il cristianesimo occidentale e la “respublica christiana”; la nuova sensibilità religiosa e la coscienza dell’individuo; Riforma, Riforma cattolica e controriforma; La nascita delle chiese territoriali; La crisi della coscienza europea e l’illuminismo
Autore: Prof. Paolo Prodi
Il “versante politico” ci porta verso il rapporto tra l’uomo e il potere, tra la persona e i problemi della convivenza e del dominio. La lezione è articolata in sei punti centrali; La nascita dello stato moderno; Il passaggio dal sistema degli stati italiani al sistema europeo degli stati; La metamorfosi della politica; Dallo “Stato di stati” allo Stato centralizzato; Le strutture: amministrazione e burocrazia, esercito, diplomazia; Dallo Stato assoluto allo Stato – Nazione: la religione della patria
Autore: Prof. Paolo Prodi
Il questa settima lezione cerchiamo di individuare “il versante culturale e scientifico” per arrivare vicino al mistero dell’uomo moderno. I punti sviluppati sono; Università e cittò alla fine del medioevo; Il nuovo rapporto tra scienza e tecnologia: la “misura” del mondo; Dalla cultura orale alla cultura scritta: invenzione e diffusione della stampa; La politica della lingua; alfabetizzazione e cultura popolare; Le istituzioni culturali; università e accademie, biblioteche e musei; Incontri di civiltà: il problema della “acculturazione”
Autore: Prof. Paolo Prodi
“Il versante economico” è il tema affrontato in questa ultima lezione del ciclo “Il mestiere dello storico” in cui si cerca di seguire le tracce dell’uomo moderno che è dentro di noi attraverso il percorso dell’economia dell’età moderna e collegare questo percorso dell homo economicus con gli altri versanti studiati nelle lezioni precedenti. La lezione è sviluppata su quattro punti centrali: La nascita dell’economia; Il problema della decadenza italiana e le differenze regionali; La banca e la nascita del capitale mobiliare anonimo ; La rivoluzione industriale
Autore: Romano Prodi
Nella primavera del 1999 il Professor Prodi viene chiamato alla presidenza della Commissione Europea. Prodi parla del vertice di Berlino del marzo 1999, nel quale gli viene affidato l'incarico di ricostruire una strategia chiara nello sviluppo delle istituzioni europee partendo dalla riforma, e di creare una strategia per l'allargamento. Prodi racconta della necessità di riorganizzare le procedure, i modelli decisionali, i rapporti tra la commissione e gli stati, l'attuazione dell'Euro e del difficile compito di riprendere il cammino dello sviluppo, in un continente entrato in crisi.
Autore: Romano Prodi
Il Professor Prodi introduce la duplice missione in cui si trovò ad agire con la nuova commissione europea: la prima era quella di riportare il senso dell'europa tramite un' azione pratica, la seconda realizzare l'allargamento dell'Unione tenendo conto della storia e dei nuovi paesi. Fra gli obiettivi, dominante, era la crescita economica. Con il vertice di Lisbona si decise di non stabilire obiettivi certi, ma di seguire l'esempio del paese più virtuoso. Prodi sottolinea i limiti di questa decisione che riportarono effetti negativi, una contraddizione da cui l'Europa non è ancora uscita.
Autore: Romano Prodi
Il Professor Romano Prodi parla dell'alba del nuovo millennio, come di un momento in cui l'Europa doveva chiudere una frattura con le guerre del passato. Lui spinse il discorso sull'allargamento, 10 paesi in 5 anni. Prodi parla della grande importanza di questo evento in cui 80 milioni di nuovi cittadini europei per la prima volta partecipavano alle decisioni. Con la cerimonia del 1 maggio 2004 e l'ingresso di nuovi paesi, è iniziato un processo che bisogna sostenere organizzare e rafforzare.
Autore: Romano Prodi
Il Professor Romano Prodi parla della sfida in cui accettarono di ricercare un'anima comune per l'Europa. Con il vertice di Nizza del 2000 ci si accorse che i sistemi allora attuali non erano sufficienti. Si propose l'idea di una convenzione, un'assablea che proponesse la nuova costituzione, in cui vi fossero le radici di una nuova Europa. Prodi parla di un progetto che servì principalmente da compromesso, lasciò scontenti tutti, e quindi della necessità di ricercare nuovi obiettivi per unire lo spirito europeo e renderlo protagonista.
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