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musica107 video trovati
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Autore: Vode Devon Ebah e Anissa Gouizi
ULTIMI - Concerto di Vode Devon Ebah e Anissa Gouizi Letture di Sebastiano Triulzi Fotografie di Daniele Garofani Brani musicali: "Savane" di Ali Ibrahim Farka Touré "C'est la vie" Progetto musicale Rakonto (inedito) "Hope and Peace" Progetto S.O.U.L (inedito) "Mabrouk Zoheir" di Anissa Gouizi "Sawale" di Rex Lawson "Idhor" di Anissa Gouizi "One love" di Bob Marley Sebastiano Triulzi legge: "Satirione" di Jan Wagner "La mano della domenica" di Jan Wagner "Farinaccia" di Jan Wagner "La leggenda del Santo bevitore" di Joseph Roth
Autore: Alvin Curran
Il compositore statunitense Alvin Curran racconta la sua formazione musicale sotto la guida del Maestro Elliot Carter sino all'esperienza berlinese dei Karlheinz Stockhausen. Il soggiorno romano, la frequentazione del treatrino Beat '72 di Roma, l'esperienza con il gruppo MEV (Musica Elettronica Viva) avvicinano l'artista a sperimentazioni sul suono e al lavoro di sound artist con esperimenti musicali con l'acqua e le pietre. La lezione è arricchita da ascolti musicali estratti da "Canti e vedute del giardino magnetico", "Maritime Rites". Una meditazione sul Mediterraneo come fonte di ispirazione artistica e personale della creatività del compositore.
Autore: Maddalena Crippa - Edgar L. Doctorow
La scrittrice Maddalena Crippa legge un brano tratto da “La Marcia” di E. L. Doctorow, accompagna musicalmente da Germano Mazzocchetti.
Autore: Pietro Coletta
L'artista Pietro Coletta, docente di scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano racconta i suoi esordi come pittore, l'incontro con l'arte grazie a Paul Cézanne, la sua formazione e la scoperta della terza dimensione, della profondità propria della scultura. Una riflessione sull'arte intesa come espressione profonda dell'uomo capace di comunicare la bellezza del creato e l'importanza dei valori spirituali ricercati dopo un viaggio in India. Lo scultore introduce al suo laboratorio e alle sue opere. Le meteore; metafore dei viaggiatori che lui realizza ponendo un sasso all'interno di un foglio di rame e, la sua ultima opera "L'occhio di Dio". Composto da una sfera di cristallo compressa da due travi come allusione dell'occhio. Una scultura che simboleggia l'abbraccio cosmico, l'unione di tutte le religione e l'amore universale che unisce.
Autore: Alessandro Adami
Lezione concerto del musicista e cantante Alessandro Adami. L'artista descrive il proprio rapporto con la musica, la sua formazione, il lavoro con il gruppo Corrente di Ali, grazie al quale conosce il chitarrista di Fabrizio De André, Giorgio Cordini. Una riflessione sulla musica popolare e cantautoriale italiana, sul ruolo della "cover". Alessandro Adami suona alcuni brani tra cui: Giovanna D'Arco di Fabrizio De André, "Albergo ad ore" canzone francese tradotta in italiano da Herbert Pagani, "La ballata del pittore" di Enzo Jannacci, "Tumbalalaika" canzone popolare della tradizione ebraica in lingua yiddish. Addio padre madre addio (canto della Prima Guerra Mondiale)
Autore: Silvia Zarù
La pianista e cantante Silvia Zarù interpreta alcuni brani del suo repertorio. Una lezione concerto sui valori della vita, il rispetto per ogni sua forma e la ricchezza della diversità. Ma anche un messaggio di pace, di libertà e di speranza per il futuro. Vengono eseguite al pianoforte alcuni celebri brani tra i quali: Gracias a la vida di Violeta Parra, Beautiful that way di Nicola Piovani e Noa, Fratello lontano di Silvia Zaru composta in reazione alla strage dei bambni di Beslan, Somewhere dal musical West Side Story di Leonard Bernstein.
Autore: Woody Gibsy Band
Jacopo Milesi chitarra grand bouche ritmica della Woody Gibsy Band presenta i componenti della band milanese Michele Ionis Rusconi (chitarra petit bouche solista), Tommaso Fiorini (contrabbasso), Andrea Spampinato (cajón, percussioni) e Stefano Ivan Scarascia (diamonica, fisarmonica). Band foramatasi nel 2011 e specializzata nel repertorio del musicista Django Reinhardt. Un genere che si presta per essere ballato. L'importanza del fare musica, il valore dell'amicizia e dell'arte perseguita ricercandone la bellezza. Viene mostratto un estratto del videoclip-cortometraggio a cura di Edoardo Mozzanica "Una diabolica faccenda". Sono eseguiti brani di Django Reinhardt e "French Main Street" di Stefano Ivan Scarascia.
Autore: Simone Casetta
Il fotografo Simone Casetta racconta il rapporto con la fotografia iniziato come gioco con la polaroid regalatagli dal padre, proseguito con la frequentazone della camera oscura ed esaltata, dall'incontro con il libro del fotografo Irving Penn che lo colpisce per la sua capacità che egli stesso perseguirà nel suo lavoro di ricercare la voce intrinseca delle fotografie, una voce che racconti qualcosa di più sull'oggetto incontrato e fotografato. La pratica della fotografia, il suo aspetto tattile e la gestione del processo produttivo, vede Casetta il maggior esperto europeo della stampa al platino palladio. Un' accurata esposizione dei suoi progetti, dal libro di fotografie sui morti con testi del critico John Berger "Fanno finta di non esserci" al progetto Archivio fotografico dei poeti italiani da lui ritratti. In conclusione una riflessione sul futuro dell'arte affidato alle antenne degli artisti che distilleranno il dolore nel mondo in opere, che diventeranno strumenti di conoscenza più alta e strumenti di sollievo.
Autore: Noureddine Fatty
Il musicista marocchino Noureddine Fatty racconta la sua formazione, l'educazione musicale dell'arte del flauto trasmessagli dal nonno il Maestro Ahmed Benredouane, fondatore della confraternita Sufi Issawa, formata da musicisti itineranti e maestri guaritori delle montagne del Rif. L'importanza della musica Issawa, il suo sviluppo dal Marocco al Mediterraneo, i diversi usi e strumenti musicali che la compongono. La musica Gnawa, considerata un blues del deserto della tradizione musicale africana cantato originariamente nella lingua bambara, una musica di liberazione per l'elavazione dello spirito. La lezione che ripercorre il rito e la tradizione musicale della musica marocchina è accompagnata dalle performance dei diversi strumenti introdotti da Fatty e da brevi filmati esplicativi della musica Issawa, Gnawa, arabo andalusa e dai live del 2011 con Thomas Vahle, con Mimmo Cavallaro & Taranta Project. In conclusione l'incontro tra la musica marocchina e quella indiana di Rashmi V. Bhatt che suonano dal vivo per noi.
Autore: Tony Esposito
Lezione concerto del percussionista Tony Esposito. L'artista racconta come la musica sia nel cosmo e possa essere richiamata e trasferita con oggetti quotidiani inusuali nobilitati a strumenti musicali. La formazione all'Accademia d'arte, gli esordi musicali, le collaborazioni con Eugenio Bennato e Carlo D'Angiò per il gruppo Musicanova (1976), l'esperienza dell'insegnamento alla scuola Madville. L'importanza del Mediterraneo, della sua musica e dei festival di musica popolare. Le percussioni come un passepartout per dialogare con popoli lontani.
Autore: Canto dell'Antica India
Il musicista indiano Rashmi V. Bhatt accompagna con i suoi i suoi tabla il cantante Pandit Shiv Kumar nel ripercorrere i generi musicali indiani. Un viaggio musicale dalla Hinhustani la musica classica del nord dell'India, all'importanza del concetto del Raga nella musica indiana. Tra gli argomenti affrontati, la tradizione orale della musica indiana, la voce e il training mentale nella musica indiana, il guro Shishya Param Para, le Tabla, il loro suono ed il loro utilizzo nelle danze. In conclusione una performance del Bhajan; il canto devozionale della musica indiana. La lezione concerto è accompagnata dalle immagini tratte da "Sotto il cielo di Roma" di Lorenzo Conte con Danilo Rea, Paolo Damiani, e dal live Trentino Jazz 2012.
Autore: Adriano Mazzoletti Donatella Caramia
Dal teatro dell’Angelo di Roma “Anime blues” intervista spettacolo ad Harold Bradley, con esecuzioni live. Partecipano Alberico Di Meo, Dino Piana, Gianni Coscia, e il trio di Vittorio Solimene. Conduce Adriano Mazzoletti con Donatella Caramia. Da un’idea di Donatella Caramia e Laura De Luca per la direzione artistica di Antonello Avallone.
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